La Morte Rossa devastava, tetra,
la regione della falsa allegria,
portando a suggello l'orrore rosso,
le chiazze scarlatte di pestilenza.
E il principe sagace e indomabile,
nell'abbazia del sacro Piacere,
rifiutava il destino degli umani
celando la bellezza all'orribile.
Il settimo mese arriv. noioso,
e la scena del ballo mascherato
salv. la volutt. dell'imperiale
negli appartamenti dal brusco corso.
La bizzarria morbosa cavalcava
lo spirito orgoglioso del principe,
e le prime stanze conducevano,
contrastanti, all'ultima nera alcova.
I vetri scarlatti della Settima
erano unici pel reverbero
di fuoco che investiva le pareti,
materia della pi. orribile anima...
E giganteggiava in un orologio;
pesante, oscillava il proprio pendolo
dallo strepito sordo e monotono
finch. la lancetta chiudeva il giro:
"Sgorgo dai sacri polmoni d'ottone,
chiaro, alto e profondo;
e tutti voi, musicisti dell'Orchestra,
invitati al Ballo,
interrompete le vostre evoluzioni,
ascoltate questo stanco suono:
che lo Sconcerto si crei
in tutta la vostra sciagurata compagnia!"
E i pi. indiavolati impallidivano,
i pi. vecchi adcoltavano confusi
aspettando la fine d'ogni eco,
per ridere del proprio nervosismo.
Ma tra i costumi ricchi di grottesco,
mentre l'estrema stanza occidentale
incupiva di novelle tenebre,
si aggirava un profilo nuovo e fosco.
Avvolta in un sepolcrale sudario,
una figura imitava un cadavere,
un cadavere spruzzato di sangue:
la Morte Rossa dal vetusto occhio.
L'orrore attravers. le menti sane,
e il principe ripugn. la maschera
gettando all'aria sputi di parole,
sante all'uomo ma tristamente vane:
"Chi osa? Chi osa insultarci con questa blasfema canzonatura?
Prendetelo e smascheratelo, cos. sapremo
chi dovremo impiccare ai baluardi
sul far del giorno!" La figura attraversando le stanze
fino all'ultimo terribile vano,
si trascin. l'infuriato spirito
memore dell'alte gesta romanze.
Alla luce rossastra del braciere,
il coltello sguainato e luccicante
ritorse la sua anima contro l'uomo
che scivolava nella sua cenere.
Contro l'alta figura dell'istrione
la disperazione guid. i pi. folli,
ma vuote le sue vesti sepolcrali
annunciarono il macabro Essere.
E la Vita abbandon. l'orologio,
le fiamme dei tripodi si spensero
e Tenebra e Sfacelo e Morte Rossa
ebbero su tutto un cieco dominio.
la regione della falsa allegria,
portando a suggello l'orrore rosso,
le chiazze scarlatte di pestilenza.
E il principe sagace e indomabile,
nell'abbazia del sacro Piacere,
rifiutava il destino degli umani
celando la bellezza all'orribile.
Il settimo mese arriv. noioso,
e la scena del ballo mascherato
salv. la volutt. dell'imperiale
negli appartamenti dal brusco corso.
La bizzarria morbosa cavalcava
lo spirito orgoglioso del principe,
e le prime stanze conducevano,
contrastanti, all'ultima nera alcova.
I vetri scarlatti della Settima
erano unici pel reverbero
di fuoco che investiva le pareti,
materia della pi. orribile anima...
E giganteggiava in un orologio;
pesante, oscillava il proprio pendolo
dallo strepito sordo e monotono
finch. la lancetta chiudeva il giro:
"Sgorgo dai sacri polmoni d'ottone,
chiaro, alto e profondo;
e tutti voi, musicisti dell'Orchestra,
invitati al Ballo,
interrompete le vostre evoluzioni,
ascoltate questo stanco suono:
che lo Sconcerto si crei
in tutta la vostra sciagurata compagnia!"
E i pi. indiavolati impallidivano,
i pi. vecchi adcoltavano confusi
aspettando la fine d'ogni eco,
per ridere del proprio nervosismo.
Ma tra i costumi ricchi di grottesco,
mentre l'estrema stanza occidentale
incupiva di novelle tenebre,
si aggirava un profilo nuovo e fosco.
Avvolta in un sepolcrale sudario,
una figura imitava un cadavere,
un cadavere spruzzato di sangue:
la Morte Rossa dal vetusto occhio.
L'orrore attravers. le menti sane,
e il principe ripugn. la maschera
gettando all'aria sputi di parole,
sante all'uomo ma tristamente vane:
"Chi osa? Chi osa insultarci con questa blasfema canzonatura?
Prendetelo e smascheratelo, cos. sapremo
chi dovremo impiccare ai baluardi
sul far del giorno!" La figura attraversando le stanze
fino all'ultimo terribile vano,
si trascin. l'infuriato spirito
memore dell'alte gesta romanze.
Alla luce rossastra del braciere,
il coltello sguainato e luccicante
ritorse la sua anima contro l'uomo
che scivolava nella sua cenere.
Contro l'alta figura dell'istrione
la disperazione guid. i pi. folli,
ma vuote le sue vesti sepolcrali
annunciarono il macabro Essere.
E la Vita abbandon. l'orologio,
le fiamme dei tripodi si spensero
e Tenebra e Sfacelo e Morte Rossa
ebbero su tutto un cieco dominio.